Di certo non mancano anche le Truffe Informatiche ai tempi del CoronaVirus, come se non bastassero già i problemi che viviamo tutti i giorni con questa pandemia.
Ovviamente gli “sciacalli”, per non chiamarli con altre simpatiche parole, sfruttando le paure e le preoccupazioni della gente sul CoronaVirus, ne approfittano per colpire migliaia di persone attraverso attività di phishing, utilizzando come canale preferito le care email di posta elettronica.
Vediamo alcuni approcci che usano via email e che quindi non dobbiamo assolutamente tenerne conto e cestinare immediatamente senza fare click sui link interni al messaggio o aprire file allegati.
Messaggi Email Truffa CoronaVirus
1) La falsa email del centro medico Giapponese che con la scusa di farci conoscere gli aggiornamenti sul CoronaVirus, ci invita ad aprire un allegato infetto, che mira a rubare i nostri dati sensibili.
2) In un’ altra email potremmo trovare un allegato chiamato “CoronaVirusSafetyMeasures.pdf“, che rientra nella categoria di virus Rat, che intercettano ogni azione svolta dal nostro computer.
3) In ultimo la Dottoressa Penelope Marchetti, presunta esperta dell’ Organizzazione mondiale della sanità in Italia che ci invita sempre ad aprire allegati infetti da malware con l’intento sempre di carpire i nostri dati.
Purtroppo le frodi informatiche sono all’ordine del giorno e quindi il mio consiglio è sempre quello che non dovete mai cliccare sui link interni alle email e soprattutto mai aprire allegati di nessun tipo, anche se vi scrive il papa in persona eheh.
Poi soprattutto in questo periodo che non dobbiamo uscire e passiamo più tempo al computer, state ancora più attenti!
In ultima battuta, un consiglio per quanto riguarda il discorso dei vostri dati sensibili.
Ho visto che in giro per il web si parla molto di autocertificazione da conservare sullo smartphone per evitare di stamparla e che ci sono diversi siti che attraverso la compilazione di un form, mandano il pdf via email per mostrarlo poi alle forze dell’ordine direttamente dallo smartphone.
Ovviamente anche se chi ha creato questa autocertificazione digitale coronavirus con tutte le intenzioni nobili, “essendo uno strumento non ufficiale“, personalmente non fornirei mai i miei dati personali come nome, cognome, documento, numero di telefono, spostamenti vari ecc.. ad un soggetto qualunque e vi invito a prestare attenzione a questo aspetto perché ne vale la vostra privacy;
ed ho anche seri dubbi se abbia valore legale, visto che quel documento verrà soltanto firmato con nome, cognome, una data e l’ip, quindi senza nemmeno la vostra firma autentica.
Ciao Amici, Restate a Casa che Andrà Tutto Bene 😉
Grazie Emanuele, i tuoi post sono rari ma sempre eccellenti.
Piero
Ciao Piero, grazie mille 🙂